Un importante pilastro della svolta energetica in Germania è la legge sulle fonti energetiche rinnovabili (EEG). L'obiettivo di questa legge è di aumentare la quota di energie rinnovabili nell'approvvigionamento elettrico della Germania ad almeno l'80% entro il 2050, con questa espansione al servizio dello sviluppo di un approvvigionamento energetico sostenibile soprattutto nell'interesse della protezione del clima e della tutela dell'ambiente. Inoltre, occorre ridurre i costi economici dell'approvvigionamento energetico, conservare le risorse energetiche fossili e promuovere lo sviluppo tecnologico nel campo delle energie rinnovabili.
Dall'entrata in vigore del primo EEG nel 2000, l'EEG si è dimostrato estremamente efficace: La quota delle energie rinnovabili nel consumo lordo di elettricità è aumentata dal 6,2% nel 2000 al 26,5% nel 2013.
Il successo dell'espansione può essere attribuito a tre importanti caratteristiche fondamentali dell'EEG:
Il predecessore dell'EEG è stata la legge sull'immissione di energia elettrica da fonti rinnovabili nella rete pubblica (Electricity Feed Act - StrEG), entrata in vigore nel gennaio 1991. L'EEG, che ha sostituito lo StrEG nell'aprile 2000, è stato modificato più volte nel corso del tempo per adattarlo ai cambiamenti dell'industria elettrica. La versione attualmente valida è stata adottata dal Bundestag tedesco il 27 luglio 2014 ed è entrata in vigore il 1° agosto 2014. Quest'ultima modifica mira a limitare il prelievo EEG in rapido aumento, dal quale viene pagata la remunerazione dei gestori di impianti EEG, stabilendo un corridoio di espansione per la crescita annuale degli impianti. Un'ulteriore modifica dell'EEG è prevista per il 2016. Al fine di integrare meglio l'immissione sul mercato di energia elettrica proveniente da energie rinnovabili, è prevista l'introduzione della commercializzazione diretta obbligatoria attraverso gare d'appalto in sostituzione del precedente modello di tariffe fisse di immissione.
EEG
renewable energy act